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All’agriturismo Miravalle allestita un’esposizione permanente

Articolo di Giovanni Ruatti redattore di Il Grigione Italiano

30 anni fa è stata fondata l’associazione Interventi Umanitari Val Poschiavo con lo scopo «di sostenere e realizzare progetti di aiuto umanitario nel campo sociale, in caso di catastrofi naturali, di conseguenze di eventi bellici e altre situazioni di emergenza». Oggi, appena partito l’ultimo carico di “solidarietà”, questa volta verso l’Ucraina, l’attuale comitato ha voluto ricordare il fondatore e l’anima di questo gruppo, Andrea “Kim” Compagnoni, con una piccola esposizione di foto ed onorificenze all’Agriturismo Miravalle di Brusio.

Come mostra l’esposizione al Miravalle, Kim Compagnoni si era impegnato in sostegni umanitari già dal 1976 aiutando la popolazione del Friuli (Italia) colpita da un terribile terremoto e successivamente le zone terremotate di Campania e Basilicata (Italia, 1980). L’attività umanitaria valposchiavina era già viva, ma solo nel 1993 il gruppo ritenne di fondare un’associazione al fine di avere «un assetto istituzionale su base privata» per poter aiutare le popolazioni afflitte dalla Guerra dei Balcani.

Numerosi sono gli interventi e le catene di solidarietà svolte ogni anno, che dimostrano quanto grande è stato il cuore della Valposchiavo, spinto dalla guida di Kim e dall’impegno dei volontari. Troviamo lungo la parete diversi ringraziamenti giunti dai paesi balcanici, dall’Africa e da altre località dell’Europa orientale, concludendo con i ringraziamenti riguardanti gli ultimissimi interventi in Ucraina assediata dalla guerra. Sono convinto che Kim sarebbe particolarmente orgoglioso che l’associazione abbia mantenuto alto lo spirito di solidarietà e di dedizione nonostante la sua dipartita dal mondo terreno, avvenuta nel gennaio 2020.

A Kim, nato nel 1928 a Londra, è stato riconosciuto più volte l’impegno sociale e umanitario. È stato per 50 anni presidente dell’Associazione Poschiavina Esploratori in favore dello scoutismo in Valposchiavo, poi sono state assegnate onorificenze dalla Fondazione internazionale Lions, ma anche come Cittadino onorario del Comune di Poschiavo, luogo dove aveva la sua attività di sellaio e tappezziere, e addirittura come Cavaliere della Repubblica italiana. Tanti riconoscimenti, meritati, ma non era spinto dal collezionare questi nelle sue attività, ma da una sorta di vocazione verso i bisognosi. Lo sa e sapeva bene chi gli era vicino. Compare infatti in una targhetta esposta la citazione di Madre Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”, oppure sul muro la frase di Martin Luther King: “Se non posso fare grandi cose, posso fare piccole cose in modo fantastico”, a sottolineare l’importanza dell’impegno nella nostra quotidianità, giorno dopo giorno, fatta con cura e umiltà.

E sempre costantemente, in fede al motto poschiavino che lo contraddistingueva: “Mola miga ‘l mazz!” Come si diceva poc’anzi, l’attività dell’IUVP è continuata anche negli ultimi anni. Pochi giorni fa è partito un carico per le zone del Donbass. Sono state spedite 181 scatole regalo per bambini «preparati con affetto dalle donne e mamme della nostra regione, confezionati con cura da Stefania Plozza con le sue collaboratrici», come comunicato sul sito web dell’associazione. E poi ancora altro materiale importante per superare i mesi invernali: stufe, piumini, abbigliamento invernale, e poi ancora armadi, sedie, divani, letti, di cui 4 per ospedali, giocattoli, biciclette.

Comitato IUVP: da sinistra: Livio Mengotti presidente, Marcella Raselli cassiera, Laura Costa-Compagnoni vicepresidente, Severino Passini asessore alla logistica, Assunta Paganini-Capelli attuaria, Fernando Zanetti asessore ai trasporti. Manca Romano Dorsa.

L’esposizione permanente è stata voluta dall’attuale presidente Livio Mengotti e dal comitato composto da Laura Costa-Compagnoni vicepresidente, Assunta Paganini attuaria, Marcella Raselli cassiera, Severino Passini addetto alla logistica, Ferdinando Zanetti trasporti, Romano Dorsa assessore. per ricordare una storia d’umanità valposchiavina contrassegnata dal grande impegno e dalla lungimirante guida di Kim, ma anche per indicare che il cuore umanitario della Valposchiavo che è ancora pimpante e sensibile, e conta sul tempo ed energia di diversi volontari.

A tutti loro l’augurio di “non mola miga ‘l mazz”.