29 dicembre 2023 - A nome di Interventi Umanitari ValPoschiavo vorrei qui ricordare l’impegno di Giovanni Lardelli per la nostra società.
L’associazione Interventi Umanitari Valposchiavo ha lo scopo di sostenere e realizzare progetti di aiuto umanitario nel campo sociale, in caso di catastrofi naturali, di conseguenze di eventi bellici e altre situazioni di emergenza.
Quest’anno ricorrono i 30 anni dalla fondazione ufficiale di Interventi Umanitari ValPoschiavo.
L’associazione è stata fondata ufficialmente nel 1993 con la partecipazione di Andrea Compagnoni e Giovanni Lardelli. Ora conta più di 300 soci e si fonda su persone come Giovanni che hanno il desiderio di aiutare le persone in difficoltà.
I primi interventi di volontariato di Giachin risalgono però già al terremoto del Friuli.
Il 6 maggio 1976, il Friuli era sconvolto da un terribile terremoto di magnitudo 6.4, che portò una grande distruzione e un migliaio di morti in tutta la regione. Altre scosse in parte ancora più forti, avvenute l’11 e il 15 settembre 1976, fecero crollare tutto quanto ricostruito nei mesi precedenti.
Andrea, Giachin e diversi volontari e altri grigionesi parteciparono alla ricostruzione. Una via della periferia di Avasinis si chiama Coira e conduce a sette casette, che furono costruite e finanziate con i fondi raccolti nei Grigioni. Una di queste casette porta il nome “Poschiavo”.
Casetta costruita ad Avasinis nel 1977
L’impegno di Giovanni era legato molto all’intraprendenza di suo cugino Andrea.
Jack e Kim (nomi dei due esploratori rappresentavano bene i valori dello scoutismo di Baden-Powell che sono:
- L'assolvimento del dovere verso Dio e la Patria.
- L'assolvimento del dovere verso il prossimo, gli altri, la comunità.
- La romantica cavalleria.
E in questo per me Andrea e Giovanni ricordano le figure mitiche di Don Chisciotte e Sancho Panza. Se Andrea era il Cavaliere, Giovanni era il suo fedele Scudiero. I valori che i nostri due eroi rappresentavano in questo caso erano:
Idealismo cavalleresco, nobiltà, generosità, coraggio, libertà di pensiero. Con questi valori, quando potevano, andavano in giro per il mondo, cercando di combattere le ingiustizie, di dare aiuto ai deboli e agli oppressi e di tener fede ai valori tipici dei cavalieri.
E anche se era veramente una lotta contro i mulini a vento, perché combattere contro i terremoti e le guerre era un’impresa ardua, i due non si lasciavano scoraggiare. Dopo gli impegni in Italia, Giovanni ha seguito Andrea nei Balcani per aiutare i profughi e i sopravvissuti di una serie di conflitti tra il 1991 e il 2001 che segnano la fine della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e la nascita di molti piccoli stati.
Finiti questi impegni in tempo di guerra sono seguiti gli interventi a favore delle famiglie povere in Romania e Moldavia che uscivano malridotte da 70 anni di comunismo sotto l’egemonia dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
A quei tempi il loro cavallo era il furgoncino della ditta Compagnoni &Tosio. E a questo proposito per capire un po’ lo spirito di questi due avventurieri in giro per l’Europa dell’Est mi viene in mente un episodio di quando erano in viaggio a portare aiuti:
Affamati si fermano a comperare due panini imbottiti e si rimettono in viaggio mangiando. Giunti ad un incrocio Andrea, non avendo visuale sulla destra, chiede a Giachin: “El bon?” E Giachin risponde: “Sci”. Andrea entra nell’incrocio e succede un incidente. Allora si rivolge un po’ arrabbiato a Giachin dicendo: “T’as dit ca l’era bon!” Giachin risponde: “Sci, ma mi intendei al panin!”
Giovanni ci ha aiutato molte volte negli ultimi anni a caricare i TIR.
Roberto Crameri e Giovanni Lardelli al lavoro
Qualche anno fa si è impegnato con Andrea a costruire un mungitoio particolare per capre, che prontamente è stato portato in Moldavia da Andrea a 88 anni, per insegnare ad alcuni contadini moldavi la sua tecnica di mungitura.
Io ricordo anche Giachin per il suo impegno nella Frazione di San Carlo. È stato consigliere di Giunta, cassiere del Comitato per l’acquedotto di San Carlo, sempre molto attivo all’interno dell’Ente Frazionale di San Carlo.
Anche in questo caso lo ricordo per le nostre battaglie contro i mulini a vento per mantenere la Stazione di Privilasco, per avere una circonvallazione, per costruire i marciapiedi lungo la strada principale. L’ultima sua battaglia politica è stata contro i parcheggi a Pozzolascio.
Caro Giachin, ora sei partito per l’ultimo grande viaggio. Forse incontrerai altri tre membri di IUVP che ti hanno preceduto: tuo cugino Andrea Compagnoni, Achille Olgiati e Paolo Zala.
A nome di Interventi Umanitari ValPoschiavo, porgo le più sentite condoglianze alla moglie Marian, ai figli Marco e Claudio e a tutti i familiari.
Livio Mengotti, presidente IUVP